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Sostenibilità

Costi e benefici di una filiera sostenibile: la prospettiva di Bottaro

Investire in processi e materiali che tutelino il mondo in cui viviamo è un punto fermo dell’azienda, consapevole che il rigido controllo degli sprechi in tutte le fasi operative ha chiaramente un costo economico maggiore nell’immediato. Valutarne i benefici sul lungo periodo, però, cambia radicalmente la prospettiva di business.

In questo articolo parleremo di:

  • La filiera green di Bottaro
  • La trafilatura
  • I trattamenti termici
  • Migliori prestazioni significa maggior risparmio
  • Il prodotto finito: il filo green per eccellenza
  • Lo stabilimento di Novate Milanese: un esempio di virtù
  • Transizione digitale in chiave sostenibile
  • Un packaging all’insegna della riciclabilità dei materiali
  • Perché spendere di più a volte conviene

La filiera green di Bottaro

La volontà di Bottaro di garantire in tutte le fasi della produzione del suo filo di ferro, un’altissima attenzione ai concetti di eco-sostenibilità, economia circolare e riduzione degli sprechi si traduce in un controllo costante di ogni processo produttivo che avviene nella sua filiera, dal momento della trafilatura della materia prima fino all’imballaggio e al trasporto del prodotto finale.

Vediamo in che modo questa filosofia green si concretizza nei principali step della filiera.

La trafilatura

Il filo di ferro di Bottaro nasce nello stabilimento di Delebio (SO). Qui avviene la trafilatura dell’acciaio, con la quale il materiale viene allungato e fatto passare attraverso fori calibrati fino a dargli la forma e la sezione desiderata. Un processo, questo, che richiede la lubrificazione del filo.

Si materializzano, già in questa fase, i risultati di studi e ricerche effettuati da Bottaro in ambito sostenibile. Il lubrificante green utilizzato in tal frangente, infatti, ha precise qualità:

  • se ne può utilizzare meno rispetto ad altri prodotti dello stesso tipo
  • produce scorie meno inquinanti e soprattutto riciclabili

Il processo di trafilatura produce, dunque, inevitabilmente anche scarti di lavorazione: residui d’olio e frammenti d’acciaio che vengono, però, divisi e riutilizzati dall’azienda in un’ottica di economia circolare. Un possibile impiego? I frammenti d’acciaio si possono recuperare per la realizzazione di asfalto drenante o nell’industria del bianco.

I trattamenti termici

Nel processo immediatamente successivo alla trafilatura il materiale subisce trattamenti termici. Il filo passa, dunque, attraverso forni elettrici e viene, in alcuni casi, esposto anche all’azoto, sia durante il riscaldamento che il raffreddamento.

Per questa fase Bottaro ha sviluppato tecniche che riducono il tempo di esposizione sia ai forni che all’azoto. Il vantaggio in termini energetici è innegabile, in quanto si registra un minor consumo di corrente elettrica. Dal momento che si riesce a utilizzare meno azoto, inoltre, si registrano vantaggi anche per quanto riguarda il minor spreco di questo materiale. Sono soluzioni, queste, che si riflettono poi in fase di trasporto dell’azoto, perché si riducono le spedizioni via terra, generando nel complesso una minor emissione di CO2 nell’ambiente.

Migliori prestazioni significa maggior risparmio

Il consumo di elettricità viene ottimizzato dall’azienda anche in altri modi: dotando i propri motori elettrici di Inverter in grado di ridurre i consumi e garantire un maggior risparmio sul lungo periodo, e utilizzando luci a led nei suoi stabilimenti. Entrambe dimostrazioni di come la scelta di soluzioni più performanti e sostenibili abbia richiesto indubbiamente un investimento maggiore da parte dell’azienda.

Discorso, questo, che si ripeterà nel prossimo futuro, quando Bottaro sostituirà gli attuali muletti utilizzati a Delebio con veicoli elettrici dotati di batterie al litio, che consentono ricariche rapide e prestazioni durevoli, annullando così, ancora una volta, le emissioni di CO2.

E proprio l’investimento in nuovi macchinari può portare benefici virtuosi anche in termini di miglioramento dei flussi di lavoro: le migliorie alle macchine hanno consentito di ridurre i turni di lavoro da tre a due con risultati sorprendenti. A una migliorata e aumentata produttività è corrisposta una diminuzione di lavoro di 8 ore. Risultato: meno ore di lavoro per le macchine e meno inquinamento generato (anche acustico).

Inoltre, nei prossimi anni l’azienda implementerà il sistema fotovoltaico con l’obiettivo di aumentare la produzione di energia solare e migliorare l’autonomia degli impianti a Delebio.

Il prodotto finito: BWG™+ e BWR™+, fili green per eccellenza

Nell’ottica di ridurre gli sprechi, Bottaro, in collaborazione con università italiane e centri tecnologici, ha studiato e realizzato il filo BWG™+, il non plus ultra dell’eco-sostenibilità nel settore della zincatura a caldo. Il suo diametro più spesso, consente di ridurre il numero di fili da usare nella legatura e di ridurre la superficie del nodo. Ecco spiegato il più basso assorbimento di zinco con l’utilizzo del BWG™+ e il suo essere il filo di ferro green per eccellenza, arrivando a far risparmiare fino al 40%. Allo stesso tempo, anche l’olio usato per lubrificare il BWG™ è più performante (filo più bello e meno scivoloso, buon grip, e migliore conservazione del filo senza che si ossidi nel tempo) e, di conseguenza, dà la possibilità di utilizzarne in minore quantità.

Per saperne di più sul BWG™+ rimandiamo all’articolo di blog dedicato a questo prodotto apprezzato e sponsorizzato da tutte le maggiori associazioni di settore a livello internazionale.

Parallelamente, anche il BWR™+, prodotto specifico per diverse tipologie di presse da imballaggio (carta, RSU, fieno, plastica, alluminio, cartone), assolve in maniera esemplare a tutte le esigenze di performance e sostenibilità. Ideale per aziende dagli elevati consumi, il Bottaro Wire Recycling, non a caso, contiene già nel nome la sua vocazione green: il suo diametro ridotto permette uno sviluppo metrico superiore che consente di legare un numero quasi due volte superiore di balle con la stessa quantità di materiale.

Cosa comportano queste sue caratteristiche in termini energetici?

  • Se lubrificato, questo filo più morbido crea meno attrito sui componenti meccanici dell’impianto soggetti a usura, permettendo di conseguenza un minor consumo energia elettrica.
  • Essendo realizzato in acciaio speciale ad alta resistenza, il BWR™+ non si rompe e non causa fastidiose interruzioni delle macchine evitando un dispendio maggiore di tempo, denaro ed energia per lo spegnimento e il riavvio dei macchinari.

Maggiori informazioni sul BWR™+ si possono trovare nell’articolo di blog dedicato al filo di ferro più resistente, performante e sicuro sul mercato.

Lo stabilimento di Novate Milanese: un esempio di virtù

Terminata la produzione a Delebio, la filiera sostenibile di Bottaro si sposta a Novate Milanese (MI), dove avviene l’imballaggio e si curano i diversi packaging di prodotto. Sempre da qui parte il trasporto del prodotto finito in tutto il mondo.

Nello stabilimento di Novate le iniziative per la tutela dell’ambiente si moltiplicano e sono tra le più varie, a cominciare proprio dalla concezione dello stabilimento. L’intera struttura, infatti, non solo è completamente cablata con tecnologia in fibra, ma è energeticamente autosufficiente grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici. Senza contare che qui, già dal 1989 qui si utilizzano muletti elettrici.

Transizione digitale in chiave sostenibile

Ma la sostenibilità, per Bottaro, passa anche dalla sensibilizzazione dei collaboratori e dei dipendenti e dalla progressiva transizione digitale dell’azienda: sollecitando lo staff a un minor utilizzo di carta stampata, ad esempio, e fornendo a ciascuno strumenti tecnologici per mettere in atto questi propositi.

L’aver dotato i collaboratori di un secondo monitor, ad esempio, è stato un modo semplice ed efficace per abolire il consumo di carta (se non per le etichette di spedizione o le etichette usate per la tracciabilità del prodotto seguendo le norme internazionali ISO 9001-2015). Su un altro fronte, l’aver ottimizzato viaggi e trasferte, prediligendo l’utilizzo del digitale, di videochiamate, webinar e video, ha garantito un minor consumo di carburante per spostamenti sul territorio.

Un packaging all’insegna della riciclabilità dei materiali

L’ultimo step della filiera diventa terreno fertile per Bottaro per mettere in atto specifiche politiche di riciclo che tengano in considerazione tutti i materiali impiegati per gli imballaggi del prodotto finito. Vediamo, dunque, ciascun materiale che tipo di contributo regala in termini di sostenibilità ambientale.

  • Plastica: il film estensibile utilizzato per proteggere gli imballaggi è fatto di plastica riciclata e riciclabile. Il dover trovare una soluzione che fosse altrettanto ecologica quanto performante in termini protezione del prodotto e, dunque, di resistenza durante il trasporto ha certamente richiesto un maggiore investimento da parte dell’azienda.
  • Cartone: quello standard, utilizzato per creare gli imballaggi, è fatto in carta riciclata, mentre il Cartone XSystem, fatto di truciolare per una maggiore protezione del prodotto, è comunque riciclato e riciclabile a sua volta.
  • Legno: i bancali utilizzati nel trasporto dei prodotti sono fatti di legno e quindi assolutamente riciclabili. Su richiesta è possibile usare anche bancali in plastica, altrettanto recuperabili.
  • Inchiostro: tutte le scritte che compongono gli imballaggi (logo e caratteristiche del prodotto) sono fatte con inchiostro biodegradabile.
  • Olio: quello utilizzato per lubrificare alcuni prodotti (su richiesta del cliente) è biodegradabile e non causa danni né all’ambiente né all’uomo.

Perché spendere di più a volte conviene

Una politica di sostenibilità ad ampio spettro, dunque, quella implementata da Bottaro, la quale se da un lato porta evidenti benefici in termini non solo di tutela ambientale e di benessere della società, ma anche di qualità del prodotto finale, dall’altro non è certo priva di costi economici per l’azienda.

Insomma, essere virtuosi costa e costa caro. Materiali riciclati e riciclabili costano di più, così come macchinari più performanti, gli studi per lo sviluppo di innovazione prevedono investimenti importanti in ricerca tanto quanto i processi di digitalizzazione aziendale implicano investimenti in infrastrutture tecnologiche e risorse umane da dedicarvi.

Tutto questo inevitabilmente si ripercuote sul prezzo finale del prodotto. Ma è proprio qui, sul prezzo finale più alto, che si gioca in realtà la vera partita della sostenibilità, perché a questo punto il discorso si allarga a macchia d’olio e non dipende più solo da Bottaro, ma anche da altri imprenditori che apprezzano e comprendono la filosofia green e gli investimenti in ricerca e tecnologia affrontati dall’azienda e sono disposti a riconoscere questo sforzo all’azienda.

Un’azienda, Bottaro, che nonostante questa strategia e, allo stesso tempo, anche grazie ad essa è in grado di offrire sempre e comunque un prodotto di prim’ordine eccellente e riconosciuto come di altissima qualità dal mercato internazionale.

Ecco allora che la filiera verticale controllata da Bottaro arriva in tutto il mondo a far comprendere come si può coniugare il business con istanze sostenibili in modo efficace, ottenendo benefici per l’azienda, forse non economici sul breve periodo, ma sicuramente sul lungo, in termini di immagine e di nuove collaborazioni virtuose con partner che, proprio come Bottaro, hanno scelto di rendere il mondo un posto migliore con il proprio lavoro.

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