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Diverse tipologie di inquinamento dei mari

Giornata mondiale degli oceani.

Gli oceani sono una risorsa indispensabile che copre circa il 70% del nostro Pianeta, oggi messa in pericolo dall’attività umana. Per decenni infatti, rifiuti di ogni tipo e scorie industriali sono state gettate in mare facendo ammalare l’acqua e tutti gli ecosistemi che vivono e dipendono da essa.
L’inquinamento dei mari e degli oceani è prevalentemente di quattro tipi:

  • Inquinamento chimico: dovuto a pesticidi, erbicidi, concimi, detersivi, petrolio, prodotti chimici industriali e acque reflue. Alcuni di questi agenti risalgono la catena alimentare sino ad arrivare all’uomo.
  • Inquinamento luminoso: l’illuminazione in prossimità delle coste si addentra nell’acqua modificando i ritmi circadiani degli animali alterando i loro naturali cicli di migrazione, riproduzione e alimentazione.
  • Inquinamento acustico: la presenza di navi, dispositivi sonar e piattaforme petrolifere genera rumori che si propagano per diversi chilometri. L’alterazione dei suoni marini disturba la comunicazione di diverse specie marine, come balene e delfini, modificando i loro cicli di riproduzione e migrazione.
  • Inquinamento plastico: dagli anni Sessanta ad oggi la presenza di plastica è aumentata vertiginosamente, triplicando nell’Oceano Atlantico. Le numerose reti da pesca causano la morte di pesci e mammiferi, plastiche e microplastiche sono diventate il cibo di diversi animali che fanno parte della nostra catena alimentare.

Bottaro si unisce alle celebrazioni della Giornata Mondiale degli Oceani, un’occasione fondamentale per puntare i riflettori sullo stato di salute dei nostri mari, prendere consapevolezza della situazione e promuovere uno sviluppo sostenibile delle nostre comunità anche in relazione agli oceani.

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