Un filo che unisce: Bottaro e Rino Tullis raccontano la sostenibilità con un fumetto
A Ecomondo 2025 debutta “Un filo in ritardo”, il racconto illustrato che trasforma il filo di ferro in un simbolo di innovazione e valori condivisi.

In occasione di Ecomondo 2025, la fiera internazionale dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare, Bottaro e Rino Tullis presentano “Un filo in ritardo. La meta è chiara, il percorso un’avventura!”, un fumetto unico nel suo genere che racconta – con leggerezza e profondità – il valore della sostenibilità, dell’innovazione e della collaborazione Made in Italy.
Il progetto nasce da un’idea di Paola Tullis, imprenditrice e titolare dell’azienda padovana Rino Tullis, ed è stato realizzato in collaborazione con Bottaro, che ha trasformato il suo iconico filo di ferro in un protagonista tutto nuovo: WireBo.
WireBo e Tully: due personaggi, un unico filo che lega
Nel fumetto, la piccola Tully, cubetta di rifiuti compattati, incontra WireBo, il filo di ferro cotto Bottaro.
WireBo non è un semplice materiale, ma un vero personaggio: forte, avvolgente, magnetico, con un sorriso d’acciaio e occhi che brillano di determinazione. È la voce saggia e protettiva che accompagna Tully in un viaggio alla scoperta del valore dell’economia circolare, dimostrando che anche i materiali più umili possono rinascere e trasformarsi, se trattati con rispetto e competenza.
“Nessuna mia spirale è casuale. Ogni giro è una promessa. Avvolgere per proteggere è il mio motto” racconta WireBo nel fumetto: parole che incarnano perfettamente lo spirito e la filosofia di Bottaro.
Un linguaggio universale per parlare di sostenibilità
Quando Paola Tullis ha proposto di trasformare il filo Bottaro in un personaggio di un fumetto, l’idea ha subito suscitato curiosità e entusiasmo.
“Quando Paola mi ha chiamato per propormi di trasformare il nostro filo di ferro in un personaggio, sono rimasto sorpreso,” racconta Alberto Bottaro, Presidente dell’azienda. “Aveva già immaginato e sviluppato un personaggio vero e proprio, e ci ha mostrato quanto potente potesse essere l’idea di unire la meccanica industriale alla narrazione visiva. Mi ha subito colpito la sua capacità di vedere nel filo non solo un materiale, ma un simbolo: un filo che unisce persone, generazioni e valori.”
Il linguaggio del fumetto, rivolto ai bambini ma capace di parlare anche agli adulti, diventa un ponte tra il mondo dell’impresa e quello dell’educazione.
“Credo che comunicare attraverso i bambini – e con il linguaggio dei bambini – significhi comunicare in modo universale,” aggiunge Bottaro. “È un modo semplice, ma mai banale, per raccontare concetti complessi come la sostenibilità e la responsabilità ambientale.”
La forza della collaborazione
Dietro “Un filo in ritardo” c’è anche la mano di un team creativo d’eccellenza: Fred Dalla Rosa (soggetto e sceneggiatura), Valentino Villanova (disegni e impaginazione), e Lisa Bertollo (colori), con la stampa curata da Mediagraf.
Un lavoro corale che ha trasformato un progetto industriale in un’opera d’arte capace di ispirare e divertire.
“Per noi del team marketing Bottaro,” spiegano Alessandra e Michele, Communication & Marketing Specialist Bottaro, “collaborare a questo progetto ha significato uscire dagli schemi tradizionali della comunicazione industriale. È stato un modo per raccontare la nostra azienda con un linguaggio diverso, più empatico e creativo, ma sempre fedele ai nostri valori.”
La partnership tra Bottaro e Rino Tullis non si limita dunque a una collaborazione tecnica, ma rappresenta un modello di sinergia tra imprese che condividono una visione comune: innovare nel rispetto dell’ambiente e delle persone.
Come sottolinea Paola Tullis, “Ho scelto il fumetto come forma d’arte per comunicare al cuore dei bambini – e al cuore del bambino che vive in ogni adulto. Costruire con l’anima, oltre che con le mani e la mente, è ciò che dà senso al nostro lavoro.”
Un progetto che guarda lontano
Il fumetto “Un filo in ritardo. La meta è chiara, il percorso un’avventura!” sarà presentato in anteprima proprio a Ecomondo 2025, dove i visitatori potranno scoprire come un filo di ferro e una “cubetta”, ovvero una pressa di rifiuti, possano diventare ambasciatori di un messaggio di responsabilità e innovazione.
Ma il viaggio di WireBo e Tully non si ferma qui: Bottaro ha già avviato i lavori per la traduzione del fumetto in più lingue, con l’obiettivo di condividerlo con clienti e partner di tutto il mondo.
Un modo per portare ovunque il messaggio di un “filo che unisce” – quello della sostenibilità, della collaborazione e del Made in Italy che guarda al futuro.
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