Il filo invisibile che unisce, sostiene e protegge

Molto più di un materiale: è un simbolo di innovazione, sicurezza e responsabilità verso le persone e l’ambiente.

Perché il filo di ferro prodotto da Bottaro è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo? Perché è resistente, malleabile, sicuro.

Ma c’è molto di più da scoprire dietro ad un prodotto semplice, spesso invisibile eppure molto presente, che unisce, impacchetta e sostiene oggetti e strutture di ogni tipo.

Alberto Bottaro, che insieme al fratello Marco, gestisce attualmente l’azienda, ci racconta in un’intervista la filosofia su cui si basa il loro business e l’impegno, talvolta altrettanto invisibile, che rende il loro prodotto unico e inimitabile.

Quali sono oggigiorno le aspettative dei vostri clienti e quale valore aggiunto offrite loro rispetto ai competitor?

“Oggi le aziende hanno necessità di maggiori garanzie dai loro fornitori. Non si tratta più solo di ottenere un buon rapporto qualità-prezzo, ma di trovare un partner efficiente in grado di assicurare, oltre ad un prodotto di alto livello, anche una serie di requisiti per rispondere alle norme più stringenti di sicurezza e sostenibilità” – afferma Alberto Bottaro, CEO e Responsabile Marketing della società.

“Per Bottaro, produrre filo di ferro significa investire in un business etico e consapevole, fondato su quattro pilastri: utilizzo di materiali di alta qualità, risparmio energetico e di risorse, servizio rapido e puntuale, sicurezza.
Il nostro filo per presse da imballaggio BWRTM, paragonato ad un altro, ad occhio nudo può risultare identico. Ma 70 anni di esperienza ci hanno portato a realizzare un prodotto unico, in grado di fare davvero la differenza.

Innanzitutto fa risparmiare, perché si evitano fermi macchina dovuti alle rotture, si riducono i costi di manutenzione e si ottiene maggiore efficienza dagli impianti, oltre che minori consumi energetici, grazie alle proprietà del filo stesso.

Se il nostro prodotto è più costoso rispetto al filo standard della concorrenza è perché possiede un valore nascosto, fatto di ricerca, innovazione, automazione e logistica, comunicazione e tutela dell’ambiente.

Il controllo costante di ogni processo produttivo nella sua filiera, dal momento della trafilatura della materia prima fino all’imballaggio e al trasporto del prodotto finale, è garanzia di attenzione ai concetti di eco-sostenibilità, economia circolare e riduzione degli sprechi.

Bottaro spedisce ogni mese 6.000 tonnellate di materiale in 52 Stati del mondo, garantendo trasporti rapidi – spedizioni in 48/72 ore in tutta Europa – viaggi sicuri e consegne tempestive.

Il Customer service multilingua supporta i clienti in tutte le fasi, dalla ricezione dell’ordine fino alla consegna del prodotto, mentre un software all’avanguardia monitora attentamente la spedizione.

Il materiale acquistato è protetto da imballaggi sicuri e personalizzati contro umidità, sbalzi di temperatura, salsedine, evitando shock termici e traumi fisici. Per fare ciò, utilizziamo un packaging sviluppato internamente e realizzato con materiali riciclati e riciclabili, in modo che il prodotto mantenga intatte le sue proprietà meccaniche durante il trasporto e lo stoccaggio.

Ecco perché gli imprenditori di ogni angolo del mondo acquistano i prodotti Bottaro, riconoscendo l’impegno e lo sforzo, anche economico, che l’azienda mette nel realizzare un prodotto sostenibile, innovativo e di qualità superiore”.

A quali applicazioni è destinato il vostro filo di ferro?

“Il filo di ferro di Bottaro è destinato principalmente a tre settori: zincatura a caldo, recycling e edilizia. Abbiamo scelto di specializzarci per garantire ai nostri clienti un prodotto di eccellenza.

L’obiettivo è il continuo miglioramento, perché offrire un servizio alle aziende significa ascoltare le loro esigenze ed evolversi costantemente per guidare il cambiamento.

Per questo, nei tre laboratori di ricerca presenti in azienda eseguiamo oltre 4000 test all’anno sul 100% del prodotto e supportiamo gli acquirenti nella scelta del filo più adatto.
Oggi siamo conosciuti e apprezzati a livello globale proprio per la nostra unicità. Ma se il nostro prodotto è speciale, è anche grazie ai clienti che indirizzano la nostra ricerca con i loro feedback e che ci gratificano continuamente con la loro fiducia. Perché sanno che, grazie a noi, otterranno benefici importanti: efficienza del ciclo produttivo, sicurezza e forte riduzione dei costi.”

Avvertite una flessione, dovuta alla situazione geopolitica drammatica o alla mancanza di leggi uniformi a livello internazionale, soprattutto nel settore del recycling?

“Siamo molto dipendenti da ciò che avviene politicamente, avendo rapporti con il mondo intero.

Il Covid e la guerra in Ucraina sicuramente non ci hanno aiutato, ma non possiamo lamentarci dell’andamento del nostro business, che non conosce sosta proprio per la qualità che offriamo sia a livello di tecnologia che di servizio. La selezione della materia prima è da sempre ciò che ci distingue rispetto ai competitor. Se il nostro filo di ferro è presente in ogni parte del mondo, significa che gli utilizzatori apprezzano la nostra capacità di alzare sempre l’asticella.
Nell’ambito del recycling, in particolare della plastica, dobbiamo spesso anticipare le esigenze dei riciclatori, soggetti ad una complicata mole di burocrazia e di norme che cambiano di continuo.

Le loro esigenze variano a seconda dei materiali trattati e delle quantità. Quarant’anni fa le presse da imballaggio erano meno performanti e la balla di plastica pesava 200-300 kg. Oggi può pesare fino a 10-12 quintali. La plastica è uno dei materiali più complessi da pressare negli impianti di riciclo. Il nostro filo per presse BWRTM Plus presenta proprietà meccaniche maggiorate e un diametro ridotto rispetto a quello normalmente utilizzato, quindi consente di legare un numero quasi due volte superiore di balle con la stessa quantità di materiale. La balla rimane sempre compatta e movimentabile nei centri di riciclo, senza rompersi, a beneficio della sicurezza dei lavoratori, che per noi rimane un aspetto determinante. L’attenzione ai principi ESG che caratterizza i nostri prodotti aiuta inoltre i riciclatori ad esprimere correttamente la loro carbon footprint.

Cerchiamo in ogni modo di supportare il settore del recycling, che riveste un ruolo fondamentale nell’ambito della sostenibilità ambientale, semplificando la loro attività produttiva giornaliera, consentendogli di risparmiare tempo e denaro, ed evitando incidenti e infortuni.

Approfitto per ribadire che la plastica è un materiale straordinario per le sue proprietà e che non va demonizzato: un cattivo utilizzo non può essere scambiato per malessere del prodotto. Ovviamente deve essere gestito in maniera corretta in un contesto virtuoso che trasforma il rifiuto in risorsa”.

Avete investito molto nella comunicazione. Qual è il ritorno che avete ricevuto?

“La comunicazione è uno dei pilastri della nostra attività. Ci preoccupiamo di comunicare in modo efficace e risvegliare interesse, in modo che le persone possano sviluppare un proprio punto di vista dopo aver ricevuto le informazioni corrette. Purtroppo al giorno d’oggi tutti hanno fretta e non si soffermano a leggere oltre il titolo di un annuncio.
Il filo di ferro è un prodotto basico, apparentemente tutto uguale, le cui potenzialità sono ignorate dai più. Noi vogliamo divulgare più dettagli possibili rispetto alle caratteristiche e alla varietà di applicazioni, per consentire alle aziende di scegliere il prodotto più adatto a loro.

Per questo le nostre risorse di marketing producono articoli per blog di approfondimento, video e tutorial, per comunicare all’esterno la nostra intensa attività di ricerca. Il nostro sito internet è completamente diverso da quello dei nostri competitor nel mondo: è ricco di informazioni per aiutare i clienti esistenti e potenziali a comprendere i cambiamenti del mercato, le norme di sicurezza, le nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Abbiamo realizzato anche due spot televisivi, presenti su YouTube, dove raccontiamo il nostro ‘filo invisibile’. E ci affidiamo a testate giornalistiche e a riviste specializzate come Replanet, che toccano temi importanti come il riciclo e la sostenibilità, per divulgare il nostro valore aggiunto e permettere a chi ci ascolta di scegliere consapevolmente”.

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